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Scopri le origini, il significato e l'utilizzo delle carte più utilizzate per predire il futuro

I tarocchi sono carte da gioco con cui è possibile leggere il futuro, in quanto sono ricche di simbologia.
Anche se si ritiene che i tarocchi siano nati come gioco di carte in Italia nel XIV secolo, sappiamo che in realtà prendono ispirazione da un gioco simile che esisteva molto tempo prima in Cina e in India.

Dall’Italia questo gioco è poi passato anche in Francia, e da li al resto dell’Europa.
Si pensa anche che siano stati introdotti in Europa dagli zingari provenienti dall’Asia centrale.
Per Oswald Wirth, uno studioso del secolo XIX, i tarocchi sono nati nel Medio Evo dalla fusione di vari simboli e antiche filosofie: i “naibi”, la numerologia, la cabala e i simboli dell’astrologia.

In Italia molto probabilmente devono essere arrivati nel XIV secolo, in quanto vengono citati in un libro del XV secolo, scritto dal vescovo Lope Berrientos.

L’origine della parola è molto incerta, in quanto esistono varie versioni. Alcuni dicono che deriva dall’ebraico (da Theraph = tavole ebraiche degli oracoli), altri dal cinese o dal greco ( dalla parola eratoi = compagni), o dall’arabo (dalla parola tar = nemico), o dal latino ( terere = casuale) o dalla Corte di Gobelin (dalla parola egizia tar= percorso, o rog= re). Altri invece dicono che provenga dalla Dottrina di Coth.

Secondo Papus e Guillaume Postel, deriva dal tetragramma cabalistico degli ebrei. Secondo J.A. Vaillant invece deriva dalla fenicia Astante, ovvero la dea madre progenitrice di tutte le specie viventi.

Come si può notare le ipotesi sono molteplici; probabilmente tra tutte queste c’è la verità. La cosa certa è che il simbolismo delle carte proviene dalla religione, dalla filosofia e da culture molto antiche. Questo dimostra che gli studiosi del passato erano interessati ai metodi divinatori.

Sono composti da 78 carte suddivise in Arcani Maggiori e Arcani Minori. La lettura può essere fatta solo con gli Arcani Maggiori, o con entrambi.

Gli Arcani Maggiori sono costituiti da 22 carte, attraverso le quali è rappresentato l’universo ed il mondo terreno e spirituale. I tarocchi sono ricchi di simbolismo in quanto il loro significato è legato oltre che dalla figura che vi è rappresentata, anche dalla numerologia, dai colori e dalla posizione delle figure.

Gli Arcani Minori sono 56 e vengono anche chiamati trionfi, e sono gli stessi del mazzo spagnolo: asso, jack, regina e re.

Ne esistono diversi tipi : il Gringonneur o di Carlo V, Yale, Colleoni, Brera o Brambilla, Magtegna, Minchiate (Firenze), Etteila, Visconti-Sforza (Bergamo secolo XV), Marsiglia, Egizio, Alchimistico, gitano, di Parigi, tedesco, classico ( Piemonte 1880), Besancon, Arthur E. Waite (1910), Ateiste crowley (1944), Dalì, erotico di Lucca Raimondo (2000),…

Con  quelli di marsiglia è possibile giocare a carte, anche se il loro scopo principale è quello divinatorio.

Gli Arcani Maggiori rappresentano l’universo, e sono divisi in tre gruppi: conoscenza, azione ed emozione. In altre parole rappresentano tre livelli: materiale, spirituale e psichico.
Ciascuna carta ha un suo preciso significato, ma nella lettura è sempre condizionato dal significato delle carte circostanti. Ogni carta può avere un significato sia positivo che negativo in base a alla posizione che prende quando viene lanciata.

Per fare le carte sono necessari una serie di requisiti, come ad esempio un minuto di concentrazione, un tappeto viola (il colore della trasgressione), una candela bianca, l’incenso, ed è indispensabile che durante il consulto non si tengano le gambe incrociate.

Esistono differenti modalità di lettura delle carte: la lettura delle 3 carte, la croce celtica o delle 6 carte, la lettura delle 11 carte,  la lettura della Piramide, la lettura della stella di Boemia, la lettura di David, il calendario del futuro, la grande ruota, la piccola ruota, ecc.

Ciascuno in realtà finisce per crearsi il suo modo personale, basandosi sempre su uno di quelli sopra citati.

Lo stesso vale per il modo di tagliare e mescolare le carte; alcuni le dividono in 2 o 3 mazzi, altri dividono il mazzo in due parti e mischiano le carte orizzontalmente all’altezza del 6° chakra; altri le mescolano come se fossero le fiches del domino in modo che una sia al dritto e l’altra al rovescio. Per molti, ancora, è fondamentale che le carte vengano lanciate con la mano sinistra (il subconscio), per tanti altri invece con la mano destra, che è quella che rappresenta l’universo.

un abbraccio, Serena

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